30 giugno 2014

Le labbra

Le labbra si fecero turgide, quasi a voler richiamare quella dolce passione.

Era ferma lì immobile davanti allo specchio: le ritornarono in mente quelle parole, i sussurri che descrivevano una passione segreta. Ancora una volta, lì sola, tra quelle mura aveva sulla sua pelle le sue mani tenere e forti, avvolgenti e decise.

Si udì solo: "Ancora".

Era tutto quello che riusciva a dire, una profonda verità a cui al proprio corpo non riusciva a nascondere. Era uno scorrere in piena di emozioni, di gioia, di condivisione, di brividi.

Con quell’uomo aveva conosciuto una parte istintiva e celata del suo essere, l’aveva scoperta per caso, così, piano, nei giorni trascorsi, tra una battuta e quel sottile incrocio di sguardi.

Si erano capiti guardandosi negli occhi e lei aveva giurato a se stessa che non l’avrebbe mai lasciato, mai per nessun motivo.

Faceva parte di lei come un braccio o un sorriso, nessuno le aveva parlato con tutta quella franchezza.

Eliza Bennet

29 giugno 2014

Una settimana da Dio

Una settimana da Dio.
Ecco come la potrei definire. Una settimana in cui ho potuto fare tutto.
L’unico comandamento è stato libertà.

Avevo bisogno di staccare da tutto, di riappropriarmi della mia casa, dei muri, di sentirmi libera e non dare spiegazioni su cosa faccio e non.

Oggi è l’ultimo giorno di un incredibile settimana da scrivere sul calendario.

Ho ballato come non mai, nuda senza alcuna inibizione, assaporando tutto, godendo ogni istante, sorseggiando vino rosso. Sentire fuori e dentro di me la musica.
Ho potuto ridere per l’irruenza che il piacere provoca: un letto letteralmente nuotava nella stanza.
Ho potuto fare l’amore nei posti più impensati per avere sempre presente il mio Angelo Biondo.
Ho camminato per tutta la casa a piedi scalzi con la mia musica preferita.
Fare una doccia in piena notte.
Sentire che ero io con la mia forza, la mia volontà che volevo tutto questo!
Non mi sono nascosta, finalmente non ho dovuto mentire sulla mia vera natura di donna cattiva.
Io così.
Libera.

Eliza Bennet