24 marzo 2015

Il miracolo di una voce


Quando chiuse gli occhi sentì nuovamente la sua voce, quasi che fosse parte di lei da sempre. Una parola sentì pronunciare: il suo nome, come un mantra.

Riaprì gli occhi e ancora quel mistero continuava, tutte le volte che lo sentiva ripetere generava in lei una forza misteriosa, non sentiva più di essere sola. Avvertiva che in lei non c’era una sola persona ma due. Era una voce delicata, musicale, forte e decisa allo stesso tempo.  In lei vivevano due guerrieri, uno visibile, l’altro in uno stato di puro spirito: erano forti, a volte agguerriti, altre volte invece erano  in uno stato di veglia, ma al primo segnale di pericolo si svegliavano ed erano pronti ad attaccare. 

Non doveva più indugiare o avere incertezze, c’era e basta. Tutte le volte che sentiva smarrimento o ne aveva bisogno bastava che la richiamasse e sistematicamente si faceva sentire.

Sentirlo come esserci veramente.  Era il suo segreto che custodiva da un po’ di giorni, nonostante molte cose non andassero come desiderava. Era sempre quella voce a spronarla, quasi a darle la carica per poter affrontare ogni difficoltà le si presentasse. Sapeva che c’era, era lì, nel suo cuore. Riusciva a trovare l’entusiasmo nel far cose che in altri momenti  non avrebbe fatto. Trovava una forza senza eguali: riusciva a sorridere nonostante vi fossero problemi irrisolti.

Non era più sola, sapeva che ce l’avrebbe fatta in un modo o nell’altro. L’importante era concentrarsi, desiderare fortemente quel suono a lei caro ed ecco, avvertirla nuovamente!

La voce invadeva il suo cuore, il suo spirito, il suo corpo per poi percepirla in una stretta di mano. Era così intensa, che non dubitò mai che lui l’avrebbe lasciata.

Eliza Bennet

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