8 novembre 2014

Non ti manca nulla

Si era girata e rigirata più volte in quel letto. Era presto per alzarsi, ma tutti i pensieri, le ansie non la lasciavano stare. In tutti questi mesi non era riuscita a trovare una soluzione. Aveva cercato dappertutto un qualsiasi posto di lavoro, ma nulla. Le risposte erano sempre le stesse: troppo qualificata, troppo filosofa, sprecata per fare un lavoro più semplice per le sue abilità, “curriculum interessante, le faremo sapere”. Le risposte dopo due anni di ricerca erano state sempre le solite. Ottenere un lavoro sembrava un muro invalicabile a cui lei non aveva diritto.

Si era scontrata con tanti ostacoli: aveva un’età di “donna fertile”, l’ambiente esclusivamente maschile e maschilista. Non bastava “dire e saper fare”, lo doveva eseguire molto bene, essere veloce nel capire le problematiche e trovare una possibile soluzione.

Non aveva perso la speranza, ma l’ultimo colloquio la fece riflettere. Si pose una domanda: è la mia strada? È veramente quello che desidero?

Silenzio. La risposta era talmente sincera che le fece paura. Aveva obbligato se stessa a perseguire un corso di studi lontanissimo dalle sue aspirazioni, aveva studiato e nonostante tutto era riuscita a conseguirlo. Ma adesso, guardava il suo percorso e vedeva solo tantissima fatica, pochi risultati e un incredibile stress.

Ancora una volta la stessa domanda: “Sei proprio sicura di voler continuare su questa strada? Ti sto guardando, vedo solo un’anima in mille pezzi, sai quanta fatica dovrò fare per ricostruire tutto? Smettila di torturarti, sono stanco anch’io di vederti soffrire in questo modo. Le tue lacrime sembrano gocce di sangue.”

Silenzio.

Si alzò senza sapere cosa doveva cambiare. In questi ultimi mesi aveva coltivato come un giardino prezioso le sue passioni: la lettura, il ricamo, la cucina, il giardinaggio, sistemato la casa rendendola più graziosa. Aveva fatto lavorare la mente e le mani, ma quella mattina non riusciva a togliersi quel senso di sconfitta nel non essere riuscita con la preparazione e lo studio quello che si era prefissata.

Non riusciva a fermare le lacrime: avevano il sapore amaro del fallimento.

Forse era proprio lì la risposta: non insistere. Il suo mondo era ricco di tantissime cose, in fondo non le mancava nulla.

Eliza Bennet

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