12 agosto 2014

Ricordi d'estate

Quando eravamo piccole, tutte insieme.

Tanto fracasso, noi, le piccole, non stavamo ferme un attimo.

Ricordi di estati in campagna e in quella minuscola casetta.

Per poter respirare libertà ti bastava essere in mezzo agli alberi, mentre toccavi la terra, o ti costruivi la “casetta sotto l’albero”.

Potevi mangiare la frutta appena staccata dal ramo, i tuoi vicini erano le formiche, lucertole, gechi  e qualche rana.

Trascorrevano così le giornate di bambina e adolescente: sognando di vivere aldilà della collina, guardando il mare di fronte a te, mentre un motoscafo lasciava la sua scia.

In quelle giornate assolate, dopo una giornata al mare dal tuo amico d’infanzia.

La sera un tripudio di grilli davano il benvenuto ad una cupola di infinite stelle sopra di te. In silenzio ascolti, ti guardi un po’ e  ti senti piccolo.

Quella lampadina vicino all’aiuola ti fa compagnia e quasi ti rassicura che non devi avere timore ad andare dove non c’è luce. Quegli scalini li guardi bene, a volte sembrano quasi  un trampolino, tu invece li vorresti saltare tutti d’un fiato.

Sembra che tutto intorno a te possa avere un’anima, una voce. Solo apparentemente sono immobili.

Una scia di profumo di belle di notte ti distoglie dai tuoi pensieri e torni in casa.

Eliza Bennet

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