In fondo non faceva nulla di male.
Lui guardava e basta. Si eccitava molto mentre lei si spogliava.
Lei gli mandava un po’ di sue foto e video e il gioco finiva lì.
Le
faceva delle precise richieste e lei lo accontentava. Non credeva che
quello svago potesse divertirla così tanto e farle scoprire di essere
così piacevolmente sensuale ed erotica.
Una
volta per strada un signore l’aveva persino fermata con una scusa e le
aveva fatto dei complimenti dichiarando quanto il suo sguardo e il suo
portamento fossero lussuriosi. Lei ne era quasi rimasta imbarazzata,
senza parole.
Lui guardava e non toccava. Lei ci metteva la fantasia e lui, da classico voyeur, si eccitava.
Da
quella esperienza lei aveva non solo imparato tantissime cose ma le
aveva esercitate. Aveva mostrato senza alcuna inibizione la sua vera
natura.
Lo
eccitava con una musica piacevolmente sensuale esibendosi in uno
spogliarello, mentre ballava le sue mani accarezzavano il suo viso e
lentamente sganciava il reggiseno, piano piano poi, toglieva le
bretelline.
Dopo
aver liberato i seni, li stringeva, lo guardava e gli mandava un bacio
immaginando che lui potesse ricambiare e sfiorava una spalla leccandosi.
Mentre
continuava a ondeggiare nei suoi movimenti scendeva con le dita lungo
il corpo. Lui dall’altra parte la incitava a fare di più. Lei seguiva la
musica e senza aver alcuna fretta continuava a giocare con i vestiti.
Immaginava
di essere in uno di quei spettacoli di spogliarello burlesque e che
adesso fosse il Suo momento, il Suo spettacolo e togliersi l’ultimo
centimetro di stoffa avrebbe decretato la fine.
Voleva farlo durare il più possibile. Apriva le gambe muovendosi sulla sedia quasi ad essere una vera professionista.
Quando
poi decideva lei, verso la fine, allora giocava con l’elastico del
perizoma. Gli volgeva le spalle, si piegava e con le mani si accarezzava
il sedere.
Lui era quasi al massimo dell’eccitazione.
Era
giunto il momento: sempre voltata toglieva quei pochi centimetri di
stoffa mostrandogli il suo sesso. Si piegava leggermente e con un dito
si leccava tra le grandi labbra.
Eliza Bennet
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