Si presentò davanti a lei nudo.
Lei era giovane e ancora inesperta.
Rimase
sorpresa e imbarazzata: non credeva fosse così facile arrivare a quel
punto. Non sapeva come ci si dovesse comportare con un uomo così
diretto, in fondo aveva solo 22 anni.
Sarebbe
stato lui a insegnarle come ci si lascia andare. Lui incominciò a
baciarla e sorridere, e le chiese: "mai visto un uomo nero nudo?"
“No” rispose lei imbarazzata.
Lui
la mise a suo agio, la baciò e piano piano le toccò i seni. Era
affamato, le sue mani esperte gia sapevano come si dovesse spogliare una
donna.
Lentamente le tolse la maglietta e subito dopo il reggiseno.
La
bocca di lui era grande, vorace, non smetteva un'attimo di mangiarla
con la lingua, di mugolare e farle sentire quanto la desiderava.
L’uomo nero tra le sue gambe...diversi solo per il colore della pelle, ma vogliosi l'uno dell'altro allo stesso modo.
Finalmente lei adesso è libera anche dell'ultimo pezzo di stoffa che li separa: tolti gli slip, lui la penetra.
Lei non sa come sia fare l'amore con lui, non conosce l'impeto di quest'uomo.
E’ incontrollabile, incessante.
Rimane senza fiato: non si ferma mai.
Lui sopra di lei.
Quella spinta, in certi momenti si fa più lenta, ma poi riprende, ancora. A lei piace essere presa cosi, si sente tutta bagnata.
A dire il vero sono proprio in quei momenti che incomincia a scoprire il suo corpo. Lei intanto non smette di leccargli i capezzoli.
Sembra quasi una danza, un ballo tribale dove lui a un certo punto, sfinito smette di muoversi dentro di lei.
Dura poco però, perchè le da il tempo di riprendersi un attimo e ricomincia incessante. Tutta la notte lui imperterrito penetra lei.
Eliza Bennet
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