Vi eravate visti qualche giorno fa e avevi ancora qualche segno ai polsi.
Eri
andata in piscina, per il tuo solito allenamento e nel muoverti avevi
l’impressione di sentire le sue mani dentro di te. Ti divertivi, ma non
riuscivi a rimanere concentrata durante la lezione.
La tua vagina si contraeva ricordando quel piacere. Non riuscivi a capire se era l’acqua o la voglia quasi spasmodica di lui.
In
piscina non avevi potuto far nulla, ed eri corsa a casa e adesso nel
tuo letto puoi finalmente lasciarti andare a quella fantasia.
Socchiudi
gli occhi e incominci a toccarti i seni come se fosse lui a
stringerteli. Poi con una ti tocchi il seno e con l’altra scendi tra le
gambe. Le tieni così strette quasi a voler stringerlo forte per non
farlo andare via. Poi sollevi l’elastico degli slip e ti accarezzi il
monte di Venere. Sposti le grandi labbra e ti accorgi che sei tutta
bagnata. Sei curiosa di conoscere l’odore che hai e con un dito ti
lecchi. Il profumo è inebriante e ti piace incredibilmente: dolce,
vellutato e leggermente aromatico.
Vuoi
continuare a sentire quel godimento e ricordare le sue mani di quella
sera. Tocchi il clitoride e con due dita lo muovi. Ti aiuta il liquido a
lubrificarlo e mentre lo massaggi provi un forte piacere. Continui
estasiata e non smetti di toccarlo. Ti abbandoni.
Il piacere è così forte che avverti un brivido alla schiena e ti lasci scappare a un piccolo gemito.
Vuoi
di più: velocemente ti sfili gli slip e le dita entrano all’interno
della vagina. Sei tutta bagnata e le dita entrano facilmente. Continui a
darti piacere e provare quel desiderio.
Le tue mani sembrano solo che ubbidiscano a questo comandamento. Ti rilassi talmente tanto che godi fino a venire.
Sembra quasi che dopo questo piacere solitario ci sia un bacio di lui e sorridi.
Eliza Bennet
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