Aveva impiegato un po’ per prepararsi prima di incontrarlo.
Mani
e unghie con smalto rosso, doccia e olio dai sapori orientali, gonna a
tubino nera, camicia color champagne, collana appariscente e
naturalmente non aveva dimenticato di scegliere la biancheria intima
più adatta a ciò che indossava.
Per completare il tutto applicò sulle labbra un rossetto rosso.
Voleva essere bella da mozzare il fiato.
Quando arrivò un lungo bacio con le sue labbra rosse.
Lei
si scusò per il ritardo, ma lui notò con piacere il suo profumo
inebriante, quello che indossava, ma le sue mani volevano subito
spogliarla.
Quelle mani che lei adorava…avevano incominciato a sollevarle la gonna.
Le dita si facevano strada tra le sue gambe, a palparle il sedere e spostarle il perizoma.
La spogliò e notò subito quel perizoma sexy…lo odorò, gli piaceva il profumo che lei lasciava.
Le tolse la camicia, sganciò il reggiseno e i seni furono liberi per essere afferrati. Erano grandi e morbidi.
Lui inserì le sue mani affamate nella sua vagina.
Le dita si muovevano e premevano dentro. Lei tutta bagnata era eccitata e lo desiderava già dentro di se.
Lui sapeva come farla godere: le sue mani non si fermavano.
Sembrava un’agonia eccitante: lei lo voleva dentro, ma allo stesso tempo godeva tanto.
Lei
poi ricambiò il gesto di lui: si spostò e gli prese il suo membro.
Incominciò a leccarlo, lentamente, per tutta la lunghezza, affondare la
bocca, ingoiarlo e assaporarlo.
Era buono, molto buono.
Piano
piano con la lingua incominciò a leccargli i testicoli, voleva
respirare e memorizzare l’odore di lui, conoscere quel sapore segreto
che lo distingueva.
Il suo membro era durissimo e l’unica cosa che lei voleva era cavalcarlo.
Eliza Bennet
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